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L’indifferenza del cinghiale

Poesie e visioni dalla quarantena 

Libro Ode al vento

L’indifferenza del cinghiale
Poesie e visioni dalla quarantena

Pietro Berra, giornalista comasco, classe ‘75, autore di raccolte di versi tra cui come Notizie sulla famiglia (Stampa, 2009) e Terra tra due fari (LietoColle, 2011), ci offre una delle più autentiche e intense testimonianze, non solo poetiche, del tempo che abbiamo attraversato e stiamo attraversando. Si tratta di un libro intitolato L’indifferenza del cinghiale. Poesie e visioni dalla quarantena (I Quaderni del bardo, nota di Stefano Donno, p.108, s.i.p.) che comprende anche una serie di foto, opera dello stesso autore. Berra dà prova nei suoi testi poetici di una solidità di pensiero, di una matura saggezza e di una capacità di controllo della lingua e dello stile che gli consentono di esprimere il turbamento dell’esperienza vissuta con notevole compiutezza formale.

Propone un suo modo — perfettamente condivisibile — di intendere il rapporto dell’uomo con l’ambiente e propone una sua visione del mondo nell’efficacia compositiva dei suoi testi, che è quanto dobbiamo chiedere a un poeta. Eccolo allora dirci che “bisogna avere il coraggio di guardare/ sottoterra, riconoscere quelli che ci hanno preceduti “, oppure: “mi stupisco/ di quanta vita incontro/ nei miei duecento metri”, introducendo la figura mirabile dell’animale del titolo: “Ci tratta con indifferenza, la natura/ la divina indifferenza del cinghiale”. Il tutto nella sentita esigenza di tornare normalmente e semplicemente umani e di abbandonare l’incongrua identità presente di “consumatori”. 

Maurizio Cucchi – la Repubblica 29/06/2020

Ode all’insicurezza

 

Chiuditi in casa e abbraccia
la tua insicurezza. Va bene così.
Non sopravviveremo all’adolescenza
dell’umanità continuando a giocare
a chi grida di più. Chiuditi
come il fiore della calendula
sulla terrazza, quando con la primavera
arrivano i temporali. Proteggi
i tuoi petali fino al nuovo sole. Ti salveranno
le radici, che a te sembrano esili,
ma succhiano la saggezza della poca terra
rimasta tra le lastre di cemento.
E io ti amo perché sai abitare
la terra come un fiore
di calendula.

 

 

Radici

 

Tempi rocciosi richiedono radici
profonde come quelle dell’ulivo
possenti come l’albero del rosario.
Vano cercarle nell’aria, tra nuvole
affettate da elicotteri che vegliano
sulla nostra Pasqua, rinascita rimandata
a data da destinarsi.
Bisogna avere il coraggio di guardare
sottoterra, riconoscere quelli
che ci hanno preceduti.
Accettare di seguirli.

 

 

 

 

Divinità

 

Abito il bosco da nove anni, ma lui
da molto prima mi abitava.
Dalla nascita, forse.
Il mio dio ha la pelle verde,
eppure viene dalla Terra
più di chiunque altro.

 

 

 

 

L’indifferenza del cinghiale
Poesie e visioni dalla quarantena
Poesia di Pietro Berra
Editore IQdB Edizioni
Anno di pubblicazione 2020
ISBN-13: 979-8644450657